Indice dei contenuti
- 1 Caratteristiche del prestito personale
- 2 Chi può richiederlo?
- 3 Quali garanzie occorrono?
- 4 Quali sono i documenti necessari?
- 5 Quali sono i tempi di attesa per un prestito personale immediato?
Un prestito personale è un finanziamento senza obbligo di destinazione. Si tratta, cioè, di un prestito non finalizzato, per cui l’istituto di credito concede una somma di denaro che è possibile impiegare in qualsiasi modo desiderato, a differenza del prestito finalizzato che invece è legato all’acquisto di un determinato bene o servizio.
Il prestito personale viene erogato dalla banca o dalla società finanziaria, e rimborsato a rate, con un tasso d’interesse fisso e cadenza solitamente mensile. Per chiarire il concetto di prestito personale facciamo un semplice esempio pratico. Se si necessita di una certa somma di denaro per pagare le spese relative a un matrimonio, ci si può rivolgere all’istituto di credito e richiedere un prestito personale, senza dover specificare il fine per cui è richiesto. Dopo aver valutato la situazione finanziaria del richiedente e in caso di esito positivo, si ottiene la somma richiesta che sarà poi rimborsata in modo rateale.
Vedremo in questo articolo chi può richiedere un prestito personale immediato, quali sono i requisiti necessari, i documenti da presentare e a chi ci si deve rivolgere.
Caratteristiche del prestito personale
I prestiti personali sono solitamente distinti dai prestiti finalizzati: mentre i primi possono essere richiesti per qualsiasi motivazione, i secondi vengono richiesti per rateizzare l’acquisto di un determinato bene o di un servizio.
Il prestito personale, quindi, presenta la caratteristica principale di non essere legato all’acquisto di un bene o di un servizio e, per questo, non c’è bisogno di indicare all’istituto di credito come verrà utilizzato il denaro. I prestiti finalizzati, al contrario, sono la scelta ideale quando si deve affrontare una spesa importante, come l’acquisto di un’automobile, di elettrodomestici o di prodotti tecnologici particolarmente costosi.
Il prestito personale prevede il finanziamento di una somma di denaro a un tasso d’interesse fisso e rimborsabile secondo un piano di ammortamento a rate costanti.
A differenza di quanto accade nei prestiti finalizzati, non entra in gioco la figura del convenzionato, ma il contratto è concluso direttamente tra la finanziaria e il richiedente, che sono pertanto gli unici soggetti interessati. Di conseguenza, se la richiesta di finanziamento viene accettata, l’erogazione della somma avviene direttamente nelle mani del consumatore.
I prestiti finalizzati, invece, sono un classico esempio di credito al consumo. Si tratta, infatti, di prestiti concessi per incentivare gli acquisti. In questo tipo di prestito è il negoziante o il rivenditore a fare da intermediario tra il consumatore e la società finanziaria, con la quale ha stipulato una convenzione.
Chi può richiederlo?
L’accesso a un prestito personale immediato non è sempre facile, soprattutto in periodi di precarietà economica e redditi insufficienti a offrire adeguate garanzie alla banca. Esistono, poi, specifiche limitazioni che riguardano, ad esempio, l’età del cliente, la sua storia creditizia, o i debiti che è già impegnato a rimborsare al momento della richiesta.
La domanda a cui ora vogliamo rispondere è: chi può richiedere un prestito personale immediato? Oltre a possedere una busta paga, un Modello Unico o il cedolino della pensione, per richiedere un prestito personale immediato è necessario essere maggiorenni e avere un’età compatibile con il piano di rimborso che si intende affrontare.
L’età massima è generalmente fissata a 75 anni al momento del fine piano di rientro. Quindi, un prestito personale con breve durata può essere richiesto anche da chi ha superato i 70 anni, nel rispetto delle altre condizioni poste dall’istituto di credito, come la residenza italiana e l’essere titolare di un conto corrente bancario o postale.
Tutti questi requisiti aiutano l’ente di credito ad avere un quadro della situazione economica del richiedente. In questo senso, anche altri eventuali prestiti già attivi, concorrono al calcolo della sostenibilità della rata. Non è possibile, infatti, ottenere un prestito quando la differenza tra le entrate e la somma dei debiti mensili rivela un rischio di insolvenza.
A proposito di insolvenza, per accedere a un prestito è importante avere una storia creditizia positiva, senza protesti e senza debiti in sospeso che possano far rientrare il proprio nominativo tra i cattivi pagatori. Se ci si trova in una situazione simile, e cioè se si hanno debiti in sospeso relativamente a finanziamenti del passato, occorre saldarli al momento della richiesta di un nuovo prestito e tornare affidabile agli occhi degli istituti di credito.
Quali garanzie occorrono?
L’istituto di credito che concede un prestito personale esige sempre delle garanzie, che attestino la capacità del richiedente di rimborsare il denaro e tutelino l’ente erogatore in caso di insolvenza. Alcune garanzie, come il reddito e una buona storia creditizia, sono comuni a ogni istituto di credito, e rappresentano le condizioni minime per cui è possibile accedere a un prestito personale. Ogni istituto di credito ha poi una propria politica di rischio, e in base alla situazione economica del richiedente, potrà esigere ulteriori garanzie. Vediamo ora quali sono le garanzie richieste.
La garanzia più importante, per ogni tipo di finanziamento, è quella relativa al reddito. A seconda della tipologia contrattuale, cambiano i documenti da presentare. Il livello di reddito dovrà ovviamente essere in grado di garantire il pagamento della rata di rimborso, e dimostrare l’affidabilità economica del richiedente.
Molto importante è poi avere alle spalle una buona storia creditizia. Questo significa innanzitutto non essere stati segnalati come cattivi pagatori in seguito a un mancato o ritardato pagamento delle rate di un finanziamento precedente. Infatti, tutti gli istituti di credito, prima di concedere un prestito fanno sempre approfondite verifiche in questo senso. Una segnalazione al Crif o a un’altra centrale rischi rendono molto difficile ottenere un prestito.
Molte banche possono richiedere anche una fideiussione, inserendo quindi nel prestito la figura di una terza persona come garante, il quale in caso di insolvenza, si impegna a restituire la somma dovuta al posto del debitore. Ovviamente il garante non deve aver avuto in passato episodi di insolvenza che lo abbiano fatto registrare come cattivo pagatore. La necessità della figura del garante è una scelta del singolo istituto di credito, che potrebbe volersi tutelare maggiormente nel caso l’importo del prestito sia particolarmente elevato o la stabilità lavorativa del debitore non sia abbastanza solida.
Una forma meno frequente di garanzia è la cambializzazione delle rate. I prestiti cambializzati prevedono il rimborso attraverso il pagamento di cambiali che, essendo titoli esecutivi, prevedono il pignoramento dei beni. È comunque una tipologia di prestito poco diffusa, perché obbliga la banca a spese legali elevate e al coinvolgimento di società specializzate nel recupero crediti.
Inoltre, alcuni istituti di credito richiedono anche la stipula di particolari polizze assicurative, che garantiscano alla banca il rimborso del finanziamento in casi estremi come il licenziamento, l’improvvisa invalidità, o la morte del finanziato. In queste situazioni, se si è stipulata un’apposita polizza, sarà la compagnia assicurativa a restituire la quota del finanziamento rimasta insoluta.
Quali sono i documenti necessari?
Il primo documento che qualsiasi istituto di credito chiede a chi si appresta a richiedere un qualsiasi tipo di prestito, e dunque anche un prestito personale immediato, è un documento di reddito. Questi sono:
- La busta paga, per chi è lavoratore dipendente
- Il modello Unico, per chi è lavoratore autonomo
- Il cedolino della pensione, per i pensionati
Ricordiamo che, qualora un lavoratore dipendente necessitasse di un prestito personale di importo elevato e, di conseguenza, con piani di rimborso lunghi, è necessario dimostrare di avere un contratto a tempo indeterminato, mentre per i prestiti più brevi vi è maggiore flessibilità.
Quali sono i tempi di attesa per un prestito personale immediato?
Se si necessita di un prestito personale immediato, la domanda che spesso ci si pone è: in quanto tempo è possibile ottenere il prestito?
La risposta varia da caso a caso. In linea di massima, i tempi di erogazione, previa verifica delle condizioni reddituali del richiedente, sono abbastanza rapidi. Esistono finanziamenti caratterizzati da tempi di erogazione molto brevi, basti pensare che esistono intermediari che erogano anche online in 24 ore, a partire dal momento in cui viene ultimata l’istruttoria.
Inoltre, richiedere un prestito immediato è piuttosto facile, grazie anche agli strumenti messi a disposizione online. Spesso online è possibile accedere al credito in maniera veloce e sicura, attraverso piattaforme apposite che permettono di ottenere preventivi gratuiti e di contattare online la finanziaria o la banca di riferimento.
In generale, quando si parla di un prestito personale immediato, si fa riferimento a importi piuttosto contenuti che ammontano, solitamente, a 5.000 euro. Il vantaggio di piccole somme di denaro è che viene utilizzata una procedura d’istruttoria semplificata, che consente di ottenere il denaro richiesto anche in 48/24 ore a partire dal momento di invio della richiesta.