Prestiti immediati per casalinghe: soluzioni ad hoc

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Sono diverse le finanziarie e gli istituti di credito pronti a concedere un prestito a chi ha garanzie (come uno stipendio fisso o beni immobili), per chi invece non percepisce un reddito o non possiede beni immobili, ottenere un prestito diventa sicuramente più difficile. Eppure anche chi si trova in queste condizioni, può aver bisogno di una somma di denaro in tempi brevi.

I prestiti immediati sono dei finanziamenti personali che è possibile ottenere in modo rapido rispetto a quelli tradizionali, che invece richiedono tempi più lunghi. I prestiti cosiddetti immediati si rivolgono a chi si trova in una situazione di improvvisa necessità di liquidità. Tra questi non è difficile trovare anche persone senza una busta paga o un reddito documentabile, come, ad esempio, lavoratori in difficoltà economica, che hanno perso il lavoro, oppure studenti e casalinghe.

In questo articolo analizzeremo proprio i prestiti immediati pensati per quest’ultima categoria, vedremo quali sono i requisiti richiesti e quali le migliori soluzioni di prestiti.

Prestiti per casalinghe: chi rientra in questa categoria

Ci sono alcune donne che, per necessità o per scelta, decidono di non svolgere alcuna professione, ma di restare a casa e occuparsi delle faccende domestiche, dei figli e di tutto ciò che riguarda la gestione della famiglia. Alcune tra queste donne si vedono costrette a fare le casalinghe perché prive di un lavoro. Molte altre, invece, arrivano a fare questa scelta dopo la maternità e per una serie di motivi.

Un motivo principale è spesso quello economico: per evitare costi di asilo o di baby sitter, preferiscono occuparsi direttamente del loro bambino e gestire la casa. Svolgere tutte le attività quotidiane di cui necessita un’abitazione, come ad esempio, pulire, lavare, cucinare, stirare, aiutare i figli a fare i compiti dopo la scuola, accompagnarli se svolgono attività dopo l’orario scolastico, è un impegno che richiede tempo e organizzazione. Inoltre, le casalinghe hanno a che fare anche con la contabilità e tante altre questioni legate alla conduzione familiare. Si capisce come in questo modo si elimini tutta una serie di spese che riguardano non solo i costi dell’asilo e della baby sitter, ma anche di una persona che aiuti in casa a fare le pulizie.

Il punto è che la casalinga, nonostante si prenda cura della casa e dei familiari che ci vivono, non è considerata una lavoratrice a tutti gli effetti. Il suo lavoro, a differenza di tutti gli altri, non ha ancora la stessa tutela da parte dello Stato. E, non essendo considerata alla stregua degli altri lavori, non è retribuita da nessuno. Ne consegue che una casalinga, nonostante svolga tante mansioni nell’ambito domestico e abbia anche importanti responsabilità, alla fine del mese non riceverà uno stipendio.

I requisiti per ottenere il prestito

Il primo requisito è appartenere alla categoria femminile, poiché parliamo di prestiti dedicati esclusivamente al sesso femminile, quindi donne che non hanno un lavoro fisso con reddito, ma che si occupano esclusivamente delle faccende domestiche o possiedono un lavoro con contratto part time.

Se non si possiedono forti garanzie, è davvero difficile ottenere finanziamenti per una donna che non lavora. La migliore delle garanzie è, naturalmente, la compresenza di un lavoro part time. In alternativa, si può ricorrere alla figura del garante, che può essere un familiare o un amico. Il garante deve trovarsi, ovviamente, in una condizione economico-finanziaria tale da poter ovviare all’eventuale mancato pagamento di una o più rata del prestito. Il che significa che deve essere in possesso di un documento di reddito (busta paga, Modello Unico, pensione).

Nonostante, quindi, alcune banche e istituti di credito abbiano iniziato a erogare prestiti anche alle casalinghe, è pur vero che chiedono, di contro, garanzie molto forti, per evitare rischi di insolvenza a mancati pagamenti. La modalità più probabile di ottenere questo genere di finanziamento consiste nel chiedere somme non molto alte, da estinguere in un periodo di tempo piuttosto breve.

Inoltre, è bene sottolineare che per accedere al prestito per casalinghe la condizione necessaria è quella di avere un’ottima storia creditizia, quindi, ssere stati puntuali nei pagamenti, se in passato sono stati richiesti altri prestiti e non essere mai stati protestati.

Quale tipo di prestito si può richiedere

Le casalinghe, dunque, possono ottenere un prestito? La domanda è lecita, poiché le donne che non lavorano, ma comunque contribuiscono a portare avanti la casa e la famiglia, non avrebbero i requisiti adatti per chiedere finanziamenti. Infatti, non possedendo una busta paga, e dunque un documento che comprovi un reddito, le casalinghe sarebbero escluse a prescindere dalla possibilità di chiedere prestiti agli istituti finanziari, considerato che il documento di reddito rappresenta il requisito basilare per ottenere un prestito.

Esistono, però, come abbiamo accennato, dei prestiti pensati appositamente per le casalinghe anche senza busta paga, diventati particolarmente popolari nel corso degli ultimi anni, a causa della crisi economica e del nuovo panorama sociale del nostro Paese. Questo tipo di prestito è considerato un prestito atipico, perché è rivolto a chi non ha un contratto di lavoro e, conseguentemente, non offre le garanzie di un lavoratore a tempo indeterminato.

A causa delle poche garanzie, l’importo finanziato per questi prestiti è spesso modesto, con una cifra massima erogabile di circa 3.000 euro. In questo caso i tassi di interesse sono molto alti, proprio per la particolare forma di finanziamento. Vediamo ora quali sono i prestiti immediati che possono richiedere le casalinghe.

La carta revolving, una soluzione ad hoc

Innanzitutto, chiariamo che i prestiti alle casalinghe rientrano nella sfera dei prestiti personali non finalizzati, e cioè quei prestiti in cui l’importo della somma richiesta è molto contenuto, e che non deve essere giustificata all’istituto di credito che concederà il prestito.

La soluzione più utilizzata per un prestito alle casalinghe è la carta revolving, che gli istituti di credito hanno creato appositamente per questa categoria di richiedenti e per tutte quelle persone che non hanno una busta paga. Grazie a questa forma di finanziamento l’utente ha a disposizione un credito che può essere ripagato con piccole rate mensili. Ovviamente, se ad esempio, nell’arco di un mese, la carta non viene utilizzata, non si dovrà pagare alcuna rata.

Alcuni istituti di credito danno la possibilità di richiedere le carte revolving anche online. In questo caso si deve compilare il format online, inviare tutti i documenti richiesti, e l’istituto in questione verificherà la fattibilità del credito. Una volta accettata la richiesta, la casalinga firmerà un contratto con il quale si impegnerà a ripagare il prestito attraverso la formula di rateizzazione che sceglie. In breve tempo la carta revolving arriverà al domicilio della persona.

Una volta in possesso della propria carta revolving, questa si potrà utilizzare per gli acquisti presso qualunque negozio, per acquisti online, ricariche telefoniche, pagamento biglietti aerei o ferroviari. La carta funzionerà alla pari di qualunque altra carta di credito e si bloccherà nel momento in cui sarà superato il tetto massimo di spesa, che verrà stabilito al momento del contratto. Importante è ripagare il credito nelle misure e nei tempi previsti, senza incorrere nella morosità. La casalinga può anche richiedere di ripagare il credito attraverso il prelievo automatico dagli assegni familiari, o dalle altre eventuali forme di sostegno economico fornite dallo Stato che verranno così automaticamente versate sul conto bancario.

Se fino a qualche anno fa nessuna casalinga poteva permettersi di avere una piccola somma a propria disposizione, ora la carta revolving mette a disposizione un piccolo finanziamento personale per provvedere alle proprie necessità. Inoltre Ci sono banche che consentono di ripagare il credito in un’unica soluzione oppure con rate o addirittura cambiare in corso la formula di rimborso. E cioè, si può passare dalla formula in un’unica soluzione a quella a rate, o viceversa, seguendo le sue esigenze.

Svantaggi della carta revolving

Queste carte presentano, comunque, un aspetto negativo che balza subito agli occhi: un TAEG (tasso di interesse) molto alto. Ciò è dovuto al fatto che una casalinga spesso non offre quelle sicurezze che l’ente di credito richiede. Pertanto, qualora si voglia scegliere una carta revolving, è bene controllare il TAEG che offre ciascuna banca, per scegliere quello più conveniente.

Per avere accesso alle migliori condizioni e per avere maggiori possibilità di scelta, le casalinghe dovranno usufruire di un garante (con busta paga o con proprietà immobiliare) che si impegni a pagare al suo posto nel caso in cui la casalinga fosse inadempiente. In tal caso, è possibile ottenere formule di TAEG meno onerose e maggior elasticità di finanziamento.